– di Mario Dusi. Le disposizioni di cui agli artt. 110 e seguenti del Codice di procedura civile tedesco (ZPO), che prevedono l’obbligo per l’attore non residente in uno Stato membro UE di fornire, su richiesta del convenuto, una garanzia per le spese processuali, si applicano, mutatis mutandis, anche ai procedimenti per la dichiarazione di esecutività dei lodi arbitrali: è quanto affermato dalla Corte Suprema Federale nella sentenza del 12.01.2023, I ZB 33/22.
Brevemente la vicenda: un imprenditore tedesco aveva presentato richiesta di arbitrato nei confronti di alcune società con cui aveva collaborato in Russia, chiedendo un risarcimento; un tribunale arbitrale ad hoc di Mosca aveva accolto la domanda e ordinato ai convenuti il pagamento.
Le società convenute avevano successivamente proposto azione di accertamento negativo dinanzi a un giudice tedesco, perché non fosse riconosciuto il lodo arbitrale straniero; il ricorrente, all’epoca residente a Mosca, chiedeva, nella sua memoria difensiva, oltre al rigetto del ricorso, la dichiarazione di esecutività del lodo arbitrale.
A seguito del trasferimento del ricorrente a Dubai, i convenuti esigevano, per iscritto, che la controparte fornisse una garanzia per le spese del procedimento.
La Corte Suprema Federale tedesca ha ritenuto la domanda ammissibile, pronunciandosi in senso favorevole all’estensione per analogia delle norme procedurali sopra citate.
Il ricorrente dell’arbitrato (precisa, infatti, la Corte) può essere equiparato all’attore del procedimento civile: ai sensi dell’art. 110(1) ZPO, a determinare chi sia l’attore è il ruolo avuto dalle parti in primo grado; ciò rimane valido anche in secondo grado, in cui l’attore è il convenuto in appello.
Anche nei procedimenti per la dichiarazione di esecutività dei lodi arbitrali, pertanto, la parte convenuta può chiedere, come condizione preliminare ai fini del proseguimento della vicenda giudiziaria, che l’attore fornisca una garanzia per le spese processuali; bisognerà tenere conto di questa importante sentenza nel caso di azioni da parte di attori italiani (arbitrali o meno) in Germania.