– di Laura Basso.
Con ordinanza n. 25594 pubblicata il 12 ottobre 2018, la suprema Corte di Cassazione ha rammentato ai giudici di grado inferiore, come la parte che ha dato origine al contenzioso mediante una condotta illecita accertata in giudizio, deve essere condannata a rimborsare integralmente le spese. Una decisione in senso differente deve necessariamente essere motivata.
Di conseguenza, “la manifesta illogicità della motivazione ne determina una anomalia talmente grave da tradursi (come chiarito in Cass. S.U. n. 8053 del 07.04.2014) in vizio di violazione di legge costituzionalmente rilevante” tale da imporre la necessaria revisione del provvedimento.
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