– di Mario Dusi.
Con sentenza depositata in data 4 dicembre 2020 la Suprema Corte di Cassazione (Sezione Tributaria Civile – numero sentenza 27817) ha ribadito come la responsabilità dell’amministratore di una società di capitali estinta, in ordine alle imposte sui redditi non versati all’ente, configuri un’obbligazione ex lege nei confronti dell’amministrazione finanziaria; questa obbligazione ha natura civilistica e titolo autonomo, rispetto all’obbligazione fiscale vera e propria.
Questo tipo di responsabilità sussiste quando gli amministratori della stessa società (e/o liquidatori) abbiano compiuto, nel corso degli ultimi due periodi di imposta precedenti la messa in liquidazione, operazioni di vera e propria liquidazione occulta, oppure abbiano occultato attività sociali, anche mediante omissione nelle scritture contabili.
È dunque importante che gli amministratori di società italiane (laddove spesso vengono nominati quali legali rappresentanti di SRL italiane i Manager delle case madri straniere) abbiano piena conoscenza delle modalità con le quali viene svolta l’amministrazione della società, nonché la parte relativa alla predisposizione, redazione e approvazione dei bilanci, per evitare che la Pubblica Amministrazione li possa successivamente coinvolgere richiedendo a loro personalmente il pagamento di imposte non versate dalla società.